L’ex sindaca di Borno Veronica Magnolini era finita a processo con l’accusa di tentata induzione indebita: avrebbe chiesto, quando era in carica, del denaro per sanare un abuso edilizio. Coinvolti anche l’ex segretario comunale Maria Giuseppina Fazio (per lei in abbreviato era arrivata una condanna a un anno e quattro mesi), e altre due persone poi assolte: l’ex segretario comunale Luigi Fadda e Alberto Lenzi.

In primo grado Magnolini era stata assolta dall’accusa. Nel corso delle indagini, la procura aveva chiesto l’archiviazione per l’ex sindaco, ma il gip aveva disposto l’imputazione coatta. Fino all’udienza del 7 ottobre, in cui la Procura Generale ha chiesto la riqualificazione del reato in “tentata concussione” e, alla luce della sentenza di condanna nei confronti dell’ex segretario comunale, ha inflitto all’ex primo cittadino sedici mesi di reclusione.

Secondo l’accusa Vera Magnolini nel 2016, insieme a Maria Giuseppina Fazio, avrebbe indotto due donne alle prese con l’abuso edilizio a consegnare 50mila euro prospettando loro “ispezioni amministrative presso tutti gli immobili di loro proprietà e la mancata restituzione della somma di 32mila euro a titolo di sanzione amministrativa”. Il legali della sindaca attendono le motivazioni, che saranno depositate entro 60 giorni dalla Corte, e guidicano il ricorso della procura Generale inammissibile.

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