Un’altra farmacia della provincia di Brescia costretta a chiudere perché non adeguata alle norme anti-Covid. Se qualche giorno fa era toccato a Milzano, ora è la volta della Vallecamonica e nello specifico di Cimbergo: qui l’Ats della Montagna, venerdì sera, ha comunicato la chiusura temporanea dell’esercizio che opera in paese e del collegamento dispensario farmaceutico di Paspardo.
La motivazione è la stessa data per la chiusura della farmacia nella Bassa Bresciana: la titolare non risulta essere vaccinata. Stando alla legge dell’aprile scorso, tutti gli operatori sanitari e coloro che svolgono professioni di interesse sanitario, quindi anche i farmacisti, hanno l’obbligo di vaccinazione. La titolare in questione, che ha assolutamente il diritto di scegliere se vaccinarsi o meno, ora dovrà mettersi in regola per poter continuare ad esercitare la sua professione; in caso contrario dovrà nominare un direttore per la gestione della farmacia. A differenza del caso di Milzano (la chiusura della cui farmacia è stata stabilita a tempo indeterminato), l’esercizio di Cimbergo resterà chiuso per tre giorni: sabato, domenica e lunedì.
Giambattista Polonioni e Fabio De Pedro, rispettivamente primi cittadini di Cimbergo e di Paspardo, sono già stati informati della chiusura: entrambi sono preoccupati soprattutto per la fornitura del servizio alla popolazione più anziana e non autosufficiente, motivo per cui è stato organizzato un servizio di consegna a domicilio. Se la situazione dovesse però prolungarsi, andrà trovata un’alternativa.