La fotografia relativa all’andamento del sistema turistico lombardo è stata scattata martedì a Milano nel corso dell’incontro organizzato nell’ambito dell’iniziativa Tourism Act 2017.
Un’immagine che non si discosta di molto dal quadro che caratterizza la nostra provincia.
Se la Lombardia emerge per essere la prima regione italiana per turismo alberghiero e si classifica al settimo posto in Europa, per arrivi turistici complessivi (con un incremento delle presenze registrato nel 2016 del 13,2% rispetto al 2013) il Bresciano è secondo soltanto a Milano in termini di afflussi, vantando qualcosa come 10 milioni di presenze annue a fronte dei 38 milioni di visitatori totali.
Il lago di Garda è tra le prime destinazioni dei viaggiatori stranieri in Italia, anche se il 2016 ha rappresentato l’anno di svolta del Sebino e della Valcamonica, premiati soprattutto dalla notorietà della passerella di Christo.
L’assessore Regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini nel corso del talk organizzato nell’ambito degli Stati Generali del Turismo (a cui hanno partecipato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Pietro Modiano, presidente Sea, Giordano Bruno Guerri, storico, giornalista, e presidente del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, Davide Rampello, regista, e Joe Bastianich, imprenditore) ha illustrato i passi in avanti compiuti in materia di valorizzazione turistica attraverso la legge regionale che ha rinnovato la normativa costituendo la DMO, Destination Management organization e credendo nella collaborazione con le Camere di Commercio e la piattaforma Explora.
«In un anno abbiamo investito oltre 60 milioni di euro, puntando soprattutto sul sostegno della filiera, sulla formazione degli operatori e sulla creazione di un brand inclusivo», ha specificato l’assessore.
Parolini si è soffermato inoltre sulle direzioni intraprese localmente per rendere il territorio bresciano più appetibile nel suo insieme, la cui forza attrattiva deriva dalla capacità di agire in rete puntando alla varietà delle proposte: dalla cultura all’enogastronomia, dalla montagna alle esplorazioni slow in bicicletta.