Mentre la neve è finalmente caduta copiosa nelle scorse ore in quota, il ghiacciaio dell’Adamello rimane oggetto di studio per i ricercatori e i tecnici di “Ada270”. Iniziato nell’aprile 2021 con il carotaggio e prelievi di campioni di ghiaccio sul Pian di Neve, il progetto ha visto l’estrazione di una “carota” di ghiaccio di 270 metri (da qui il nome) poi trasportata alla Bicocca di Milano dove sono state effettuate analisi e misurazioni da parte del team scientifico che sta ricostruendo gli ultimi 200-300 anni della storia climatica e ambientale dell’area alpina.
Tra le scoperte più eclatanti da segnalare la presenza di metalli e polveri che indicano i vari cambiamenti del clima e dell’aria, tanto che secondo i ricercatori nella carota sono state rilevate anche tracce della nube radioattiva di Chernobyl del 1986.
Nel frattempo è stato appurato che, secondo i dati rilevati dalle strumentazioni posizionate a 3.200 metri, nel periodo autunnale le temperature non sono scese sotto lo zero se non in alcuni giorni e questo ha causato ulteriore sofferenza al ghiacciaio, che ha perso più di due metri tra fine agosto e ottobre 2022.