È coinvolta anche un’azienda camuna nell’operazione condotta dai Carabinieri di Genova nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica per traffico di rifiuti verso la Turchia. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico del comando di Genova, ricostruendo le indagini, ha reso noto che tra i quattro indagati per traffico illecito c’è anche il rappresentante di un’impresa della bassa Vallecamonica.

La sua azienda, sulla cui denominazione il Noe ha preferito mantenere il riserbo, avrebbe dovuto mettere ordine in un carico da 350 tonnellate di materiali misti: imballaggi di vario genere contenenti tra l’altro plastica, alluminio e legno, che avrebbero dovuto essere differenziati in altro modo.

Il carico, che era partito da un’azienda cuneese di Pocapaglia, non è mai arrivato in Vallecamonica, ma per i carabinieri il titolare camuno era a conoscenza dell’escamotage che ha ridotto i costi e che, al porto di Genova, ha portato al sequestro di 16 container. Le bolle di accompagnamento essenziali per garantire la tracciabilità dei materiali venivano compilate in modo fraudolento per mascherare gli effettivi spostamenti, violando l’obbligo di certificare il percorso di qualsiasi scarto.

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