Ci sarebbero le trasgressioni del fine settimana di Pasqua alla base di contagi che, in Vallecamonica, seppur in calo rispetto a qualche settimana fa, non sembrano volerne sapere di diminuire definitivamente. Ne sono convinti alcuni sindaci camuni, che puntano il dito contro coloro che, nonostante la richiesta di restare nelle proprie case anche nei giorni di festa, hanno voluto comunque concedersi un’uscita per andare a trovare qualche amico o parente.

A preoccupare, però, sono soprattutto coloro che continuano a frequentare le piste ciclabili e pedonali, nonostante le ordinanze emanate da numerosi Comuni a fine marzo. A dimostrare che i numeri sono ancora alti il contapersone sulla ciclabile di Breno, che in questo periodo conta una media di 20-25 persone in transito a piedi, mentre tra i 4 ed i 15 sono in sella alle biciclette.

Tra gli episodi segnalati, anche quello che ha visto un gruppo di ortodossi ritrovarsi davanti alla chiesa di San Maurizio a Breno per festeggiare la Pasqua, prontamente segnalato alle autorità, ma anche situazioni che vedono numerose persone uscire per bruciare sterpaglie e scarti di lavorazione di terreni agricoli ed orti, nonostante l’allerta per gli incendi sia alta. Episodi che, va sottolineato, rappresentano però una piccola parte a fronte del rispetto delle regole da parte della maggioranza dei camuni: in tutta la Provincia, inoltre, il tasso di irregolarità segnalate è sotto il 6%.

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