Il trasporto sociale della Vallecamonica, utile per anziani, diversamente abili e bisognosi, è stato il primo servizio di questo tipo a partire nel Bresciano.

Un servizio che coinvolge, ad oggi, dieci associazioni, numerosi volontari e quindici mezzi a disposizione tutto l’anno per la consegna dei pasti a domicilio o il trasporto degli anziani negli ospedali o case di riposo.

Tutto questo, però, richiede un costo non indifferente, che gli enti coinvolti non riescono a sostenere da soli: da qui, la decisione di Anteas Brescia, l’Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà, di inviare 2.500 lettere ad industriali ed artigiani camuni, per chiedere loro un contributo economico che possa garantire la continuità del servizio.

La lettera coinvolge anche le associazione che hanno aderito alla rete territoriale: Auser di Pisogne, Auser-Apig di Gianico, Andos di Vallecamonica-Sebino, Cooperativa Azzurra, Anteas di Vallecamonica, Auser di Darfo, Pia Fondazione di Vallecamonica, Associazione Gruppo Baita Adamè, Arnica di Berzo Demo ed Associazione Amici Volontari del Soccorso.

“Agli imprenditori”, ha detto Pietro Brunori, presidente di Anteas Brescia al Giornale di Brescia, “chiediamo aiuto concreto per continuare a far crescere questa rete di solidarietà che è il valore fondante della comunità”.

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