Roberto Bontempi e Impronta Camuna non intendono rinunciare al sogno di issare per due settimane sulla parete Nord dell’Adamello un enorme tricolore in occasione dei 100 anni dalla fine della Prima guerra mondiale.

In una conferenza stampa il presidente dell’associazione è tornato a ribadire il progetto, entrando nei dettagli, nonostante siano già arrivate nei giorni scorsi le bocciature politica e tecnica di Comunità Montana e Parco dell’Adamello. Le motivazioni del “no” farebbero riferimento soprattutto all’impatto ambientale e sull’ecosistema di un ambiente già fragile.

La decisone finale arriverà a metà settembre e spetta principalmente al prefetto Vardè.
nel frattempo Impronta camuna tira dritto, tanto che ieri mattina  a Breno sono stati presentati i criteri e gli elaborati tecnici dei due progettisti, gli ingegneri Gianluigi Riva e Francesco Spiranti.

È stato stimato che in un mese e spendendo 280 mila euro (tutti raccolti da contributi privati) sarà possibile issare uno striscione tricolore in tessuto lungo circa 1000 metri e largo 9.

L’apparecchio da utilizzare per stendere il lenzuolone sarebbe il blondin, una sorta di teleferica di sollevamento e di trasporto il cui carrello scorre su funi metalliche portanti trainato da un cavo, che dalla vedretta del Venerocolo salirebbe a Cima Adamello per un dislivello di 880 metri su un’unica campata dello sviluppo di circa 1100 metri. Ogni due metri ci sarà un ancoraggio a terra.

Secondo Impronta Camuna l’iniziativa porterebbe grandi vantaggi in termini di visibilità alla Vallecamonica, che produrrebbe benefici anche in termini economici.

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