Agivano tra Lombardia, Veneto e Friuli, i componenti della banda camuna di truffatori scoperta la primavera scorsa dai carabinieri, dopo una lunga indagine condotta dal Sostituto procuratore e di cui ieri si è concluso il processo di primo grado.

 

A pagare maggiormente le spese di quanto fatto, ovvero una serie di raggiri che hanno portato alla banda un bottino di ben 400mila euro, il capo Maurizio Baiguini, 60enne di Darfo, che è stato condannato a sette anni di carcere. Alla sua compagna, la 35enne Anna Suciu, invece, sono stati dati due anni e dieci mesi.

Carlo Girelli, 55enne di Bagnolo, invece, è stato condannato a cinque anni, Carlo Torri, 29enne residente a Pian Camuno, aveva patteggiato una pena di tre anni ed otto mesi. Antonio Toni, invece, è stato l’unico ad aver scelto il dibattimento, e sarà processato nei prossimi mesi.

Il gruppo agiva effettuando truffe ai danni di gioiellerie, negozi di abbigliamento, centri commerciali ed allevamenti di cani. Nel mirino era finita, nell’ottobre del 2016, anche Cascina Clarabella, dove la banda ha acquistato 1.200 bottiglie di vino pagandole con un assegno falso: una truffa, questa, da 11mila euro.

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