Ruota intorno ad una strategia denominata di “Destination rebranding” il nuovo Piano di Sviluppo Turistico che il Comune di Darfo ha presentato in una conferenza stampa giovedì. Da tempo la cittadina termale sta cercando una nuova formula per rinnovare la propria offerta turistica, smarcandola dall’esclusività che il mondo termale ha avuto in questi anni e concentrandosi anche su altre possibilità di fare turismo.

Per questo, il nuovo Piano dovrà fare in modo di immergere l’ospite in un’esperienza totalmente nuova e che sia coerente in tutta l’area. L’idea, insomma, è quella di slegarsi dal termalismo ed abbracciare un turismo che punti più in generale alla natura ed al verde.

“Il binomio terme-salute si sta allentando perché oggi ‘salute’ fa rima con natura, sostenibilità, protezione”, ha spiegato Ezio Mondini, sindaco del paese, “per questo, senza dimenticare ciò che ci ha condotto fin qui, è necessario intraprendere un nuovo percorso”.

In questo processo di rinnovamento non è possibile non tenere conto dell’attuale situazione che inevitabilmente cambierà anche l’economia futura: “la pandemia non ha fatto altro che accelerare e amplificare questo mutamento di esigenze, il bisogno di immersioni nella natura”, ha aggiunto Alberto Ficarra, presidente del Consorzio Thermae & Ski di Vallecamonica.

Tra le principali azioni che saranno intraprese, la creazione di un nuovo logo turistico, l’ampliamento dell’offerta green con percorsi bike-friendly, un nuovo arredo urbano con totem e cartellonistica e l’abbellimento artistico di Darfo. “Una identificazione di immagine”, ha concluso Attilio Cristini, vicesindaco ed assessore al Decoro Urbano, “che non si smentisce, che si rafforza attraverso tutte le azioni che propone”.

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