Vincenzo Capano, il 26enne che nel 2020 uccise la madre Francesca Mesiano strangolandola nel loro appartamento di Breno è stato rinviato a giudizio.

Anche se è incapace di intendere e volere il prossimo 5 aprile Capano dovrà presentarsi davanti alla Corte d’Assise. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare dopo l’ennesima consulenza psichiatrica. Capano, attualmente in carcere, è stato ritenuto socialmente pericoloso da tutti gli esperti che lo hanno esaminato.

Il primo consulente del giudice aveva stabilito che l’uomo al momento del fatto fosse incapace di intendere di volere, così come sostenuto dalla difesa, perché affetto da schizofrenia. Il gip Christian Colombo aveva però smentito sostenendo la capacità di intendere e volere dell’indagato. Per i consulenti del pm era parzialmente capace di intendere e di volere. Nelle scorse ore è arrivata questa nuova consulenza: incapace di intendere e volere.

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