Per proteggere la Statale 42 da eventuali future alluvioni, che rischierebbero -come già accaduto in passato- di spezzare in due la viabilità principale della Vallecamonica, a Sonico si è pensato di realizzare un “rialzo” di circa due metri e mezzo per un tratto di strada di circa un chilometro.
La pista che consentirà questa operazione sarà composta da parte del materiale detritico finito nel fiume Oglio dopo la colata della Val Rabbia. Attualmente, a Sonico si sta lavorando proprio per asportare oltre 50mila metri cubi di massi: un lavoro dal costo di poco meno di un milione di euro, appaltato dalla Comunità montana e la cui conclusione dovrebbe avvenire entro fine anno, necessario per evitare nuove esondazioni e mettere in sicurezza l’alveo del fiume.
L’idea iniziale proposta da Gian Battista Pasquini, sindaco di Sonico, all’Anas era quella di realizzare una galleria, ma i costi troppo alti l’hanno fatta accantonare presto. Da qui, l’intuizione di alzare il tratto di Statale 42 utilizzando parte dei detriti raccolti: dall’Anas sarebbe giunto l’ok per il preaccordo ed i fondi necessari per i lavori, che prevedono anche la realizzazione di un parapetto di protezione.
In tutto, il progetto necessita di circa 4 milioni di euro: oltre al contributo dell’Anas, dalla Regione giungeranno 1,3 milioni di euro ed altri fondi saranno messi a disposizione dalla Comunità Montana, che ha lavorato alla progettazione.