La Comunità Montana di Valle Camonica, con l’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona e la Cooperativa Sociale di Bessimo Onlus, è impegnata da anni nella promozione di interventi territoriali di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Anche per l’anno 2020 l’ente comprensoriale ha presentato la manifestazione d’interesse in attuazione della DGR N. 2609 del 9 dicembre 2019 promossa da Regione Lombardia e gestita operativamente dalle Ats, alle quali è stato affidato l’avvio degli interventi, la regia del percorso di attuazione da parte degli Ambiti, il coordinamento e il monitoraggio della realizzazione a livello territoriale.

Il progetto Game Over ha visto anche il coinvolgimento attivo del territorio grazie all’adesione dei Comuni dell’Ambito Territoriale,  dell’Asst Valcamonica, del Centro Coordinamento Servizi Scolastici Valle Camonica e del Forum Territoriale del Terzo Settore di Valle Camonica.

Il Finanziamento Regionale riconosciuto è pari a 50mila euro e sono molteplici le azioni progettuali: si va dall’indagine sullo specifico indice di rischio GAP del Territorio della Valle Camonica, all’omogeneizzazione dei provvedimenti comunali (regolamenti, ordinanze) in atto per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico, per passare alla formazione rivolta al target dei professionisti degli Istituti Bancari, a iniziative di ingaggio dei gestori fino alla ricerca e all’azione.

A supporto delle azioni, visto lo stato di emergenza in atto e la necessità di limitare la propagazione del virus anche attraverso il contatto con materiali cartacei, si è optato per la realizzazione di uno spot promozionale di pochi secondi in grado di suscitare consapevolezza sia a chi vive il problema sia a chi lo vive indirettamente.

I problemi creati dalla “ludopatia” non sono solo quelli economici e finanziari, ma influiscono spesso sul complesso sistema di relazioni della vita quotidiana. Il gioco patologico, in tutte le sue forme, penetra subdolamente nella vita della persona e non travolge il solo giocatore ma coinvolge tutto l’insieme delle sue relazioni: la famiglia, le amicizie, il lavoro. Lo spot non vuole colpevolizzare o puntare il dito ma semplicemente stimolare un momento di riflessione personale sul messaggio trasmesso.

E’ importante, soprattutto in questo particolare momento storico, che l’utente sappia di non essere solo ad affrontare questa problematica. Il territorio in cui viviamo infatti, grazie ad una proficua collaborazione tra enti, ha dimostrato negli anni una particolare sensibilità al tema e ha saputo dar vita a svariati servizi di supporto gratuiti e in totale anonimato.

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