Un’insolita operazione è stata portata a termine da una pattuglia di agenti della Polizia Provinciale che fa capo al Distaccamento di Edolo: stavolta non c’era un animale selvatico da portare in salvo, bensì una cucciolata di cagnolini con la loro mamma.

È accaduto a Incudine, in località Larèt, a oltre 2.000 metri di quota. Durante un controllo del territorio in una zona dove viene praticata la caccia di selezione agli ungulati, la Polizia provinciale ha notato, nascosta in una cavità naturale nei pressi di un albero, una cagnolina e i suoi cuccioli di appena pochi giorni. Probabilmente l’animale è stato abbandonato lassù, dove ha dato alla luce i piccoli.

I primi tentativi di recuperare il cane, diffidente e con evidenze di inedia e malnutrizione, non sono andati a buon fine, e, dopo un paio di sopralluoghi resi difficili dalla coltre di neve e dalla zona impervia, agli agenti non è rimasto altro da fare che portare in quota una gabbia di cattura. Un’operazione non semplice considerato che non vi sono strade nè sentieri carrabili.

Una volta posizionata la gabbia, dove sono stati messi i cuccioli e del cibo per lei, la cagnolina si è lasciata catturare. Gli agenti hanno fatto riferimento al canile rifugio di Lozio, che ha comunicato che i cuccioli (foto) saranno adottabili a partire dalla metà di dicembre regolarmente vaccinati e microchippati.

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