Il prossimo anno ben 12.000 anni di storia varcheranno i confini geografici della Vallecamonica, per raggiungere un pubblico internazionale, tra Lipsia e Milano. È stato presentato il 7 novembre presso il MEET Digital Culture Center di Milano il progetto di mostra immersiva itinerante che porterà oltre i confini camuni le incisioni rupestri.

Il progetto renderà possibile la visualizzazione digitale di oltre 300.000 incisioni figurative in un appuntamento audiovisivo con la storia senza precedenti e la mostra sarà prodotta dal Kunstkraftwerk Leipzig, polo d’eccellenza internazionale per l’arte digitale,in collaborazione con il Centro Camuno di Studi Preistorici, coinvolgendo esperti e innovatori nell’ambito della computer-grafica e dei modelli 3D.

La realizzazione comporta un lavoro sinergico tra diverse realtà: Fondazione Bruno Kessler, ente per lo sviluppo culturale trentino, che ha catturato nel dettaglio l’essenza delle incisioni trasferendola su immagini in altissima definizione. Il Consorzio Interuniversitario CINECA, specializzato in grafica computazionale, che ha permesso poi di trasformare questi rilievi in una narrazione digitale immersiva, destinata a superare i propri limiti geografici e temporali per diventare accessibile a un pubblico globale.

La presentazione del progetto si è svolta nell’ambito dell’incontro “Futuro Preistorico: tecnologie innovative applicate all’arte rupestre”, realizzato grazie al prezioso contributo di Regione Lombardia. Tra i relatori c’erano Sergio Bonomelli, Presidente del Tavolo Coordinamento Sito UNESCO 94 e Tiziana Cittadini, Presidente del Centro Camuno di Studi Preistorici.

“L’arte rupestre riflette l’evoluzione del linguaggio dell’uomo e nel nostro caso denota una continuità culturale unica: parliamo di una testimonianza iconografica che abbraccia un periodo molto ampio, dagli ultimi insediamenti di cacciatori fino allo sviluppo di società complesse – ha commentato Tiziana Cittadini, Architetto e Presidente del Centro Camuno di Studi Preistorici – Proprio sul tema del linguaggio si concentrano le nostre ricerche, con l’obiettivo di rendere accessibile un archivio storico contenente più di 45mila opere raccolte nelle oltre 150 missioni archeologiche svolte all’estero, che consideriamo non solo oggetto di studio, ma anche un potente strumento educativo per le nuove generazioni.”

L’ente culturale lombardo si riconferma così un punto di riferimento mondiale per l’approccio innovativo alla ricerca e alla valorizzazione del sito UNESCO, scegliendo il Kunstkraftwerk Leipzig come partner in questa sfida. Per rimanere aggiornati su tutti i dettagli relativi alla mostra immersiva, visitate il sito https://www.kunstkraftwerk-leipzig.com/exhibitions/rock-art-immersive/.
 

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