Non c’è due senza tre. Accade a Ponte di legno, in località Prati Magri, al confine con Temù, dove la Sosvav progetta un terzo impianto a cippato per produrre energia con il teleriscaldamento.

Un’operazione da almeno 5 milioni di euro, resa possibile dall’aggiudicazione di un bando del Pnrr da 3,5 milioni di fondi europei. La società presieduta da Federico Faustinelli, amministratore delegato, dovrà integrare con risorse proprie, accendendo un mutuo.

Ma ne varrà la pena: si stima che entro due anni la produzione potrà passare dagli attuali 15 megawatt a circa 20. Il tutto utilizzando esclusivamente cippato di legno vergine proveniente dalla filiera corta, permettendo, oltre che un risparmio di energia, una riduzione dei costi della materia prima e del suo trasporto. E questo non fa che giovare sulle bollette inviate agli utenti dell’alta Valle, che non hanno subìto contraccolpi al portafoglio in un periodo di rincari generalizzati di metano ed energia elettrica.

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