(Foto Roberto Romelli RM VideoeFoto)

Un’altra notte fuori casa per i residenti nelle vie Crist, Brendibusio e parte di via I Maggio di Niardo colpiti dall’alluvione. L’ha confermato il sindaco Carlo Sacristani emettendo una nuova ordinanza di sgombero delle abitazioni, in ordine al pericolo di una nuova esondazione dei torrenti Re e Cobello. Questo perché le piogge potrebbero causare nuovi rischi.

Le precipitazioni di questi giorni hanno portato più danni che benefici, se si pensa a quanto accaduto a Niardo il 28 luglio. È scesa in circa 2 ore, in un territorio circoscritto, la pioggia caduta a Brescia negli ultimi sette mesi: 187 mm. Nel resto della Vallecamonica solo qualche pioggia o temporale, che non ha dato grande sollievo alle colture.

A ciò si aggiunge il fatto che i livelli dei laghi bresciani sono ancora ai minimi storici. Stando ai dati del Consorzio dell’Oglio, il riempimento del lago d’Iseo è appena al 2,9% e l’ultimo aggiornamento vedeva il livello di -26,5 centimetri. Ma la cosa che più preoccupa, oltre al fatto che le bombe d’acqua possono colpire senza che si riescano a prevedere, è lo spettro di una nuova, pesante ondata di caldo che vanificherà il beneficio di ogni singola goccia d’acqua avuta. A metà della prossima settimana, la prima di agosto, si prevedono di nuovo temperature superiori ai 35°C.

Il tema della siccità è stato affrontato anche in Consiglio provinciale, anche alla luce del fatto che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è stato nominato commissario straordinario per gli interventi urgenti per la gestione della crisi idrica. Il governatore avrà una settimana di tempo per programmare un piano, avendo pieni poteri che vanno oltre la legislazione e oltre le norme.

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