In seguito alle dichiarazioni di Marina Lanzetti, sindaco di Ceto, sull’ormai poco proficua Unione di Comuni di Ceto, Cimbergo e Paspardo, non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Cimbergo Gianbettino Polonioli,

che a Bresciaoggi dichiara: “Bisogna sottolineare quanto è stato importante il contributo dell’Unione in 17 anni di attività sul piano della tenuta dei tre Comuni, con 2 milioni di euro intercettati e investiti. Non credo l’Unione che meriti una fine tanto indecorosa e ingiusta”.

A Marina Lanzetti Polonioli suggerisce solo una cosa: “Se vuole lo scioglimento dell’Unione, se adesso non ne ha più bisogno visti i cospicui contributi arrivati a Ceto dai fondi per i Comuni confinanti, sappia che lo statuto prevede saggiamente la possibilità di recesso tramite una semplice delibera del Consiglio comunale. Cimbergo e Paspardo andrebbero avanti con la loro Unione, cercando di riorganizzare e mettere insieme quanti più servizi possibili”.

Infine Polonioli precisa anche che il mezzo che il suo Comune – secondo quanto dichiarato dalla sindaca – dovrebbe restituire, perché acquistata grazie a un contributo della Regione e a fondi dei tre Comuni, è invece da più di 12 anni intestato, utilizzato e spesato da Cimbergo, con il consenso dei sindaci e del presidente dell’Unione di allora e con tanto di delibera del segretario del 2005.

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