A tre settimane dal via agli scavi per la realizzazione dell’attesa piscina comunale, a Breno è stata fatta un’importante scoperta. Dopo aver rimosso il tubo dell’acquedotto, il cantiere dell’impianto natatorio che sorgerà in via Folgore, vicino alla caserma dei carabinieri ha proceduto con lo scavo per la realizzazione del piano d’imposta.
Proprio questa operazione ha permesso di scoprire ad una profondità di circa otto metri uno scheletro in posizione rannicchiata: un ritrovamento che è stata una vera e propria sorpresa sia per gli operai al lavoro che per l’archeologa presente durante tutte le operazioni per conto della Soprintendenza.
Il rinvenimento ha richiesto quindi il sopralluogo di un funzionario archeologo e, successivamente, degli antropologi: è stato loro compito, infatti, esaminare lo scheletri ritrovato e procedere al suo recupero per studiarlo e carpirne più informazioni possibili.
“Un ulteriore tassello che arricchirà le conoscenze archeologiche sui nostri antenati”, dicono dal Comune di Breno, abituato a fronteggiare ritrovamenti di questo tipo: nel corso delle opere per la riqualificazione di Piazza Ronchi furono rinvenuti due scheletri e altro materiale oggetto di studi e ricerche da parte della Soprintendenza, la cui collaborazione durante i lavori si rende quindi necessaria per far fronte e scoperte come queste senza rallentare le opere. E infatti il cantiere per la piscina (che dovrebbe essere pronta per il 2026) sta proseguendo regolarmente, con l’intenzione di passare a breve alle fasi successive.