A tre anni dalla terribile tempesta Vaia, che ha portato devastazione in numerose aree boschive del Nord Italia e soprattutto in quelle della Vallecamonica, si comincia a pensare alla rinascita di quelle zone martoriate delle forti piogge dell’ottobre 2018.

Una rinascita che si traduce in un’operazione di rimboschimento, che prenderà il via nella primavera del 2022 e che, per ora, riguarderà la Val Palot. Due le aree interessate: la località Fontana Sesa, quella maggiormente colpita, per diciotto ettari di bosco, e quella di tre ettari che si trova nei pressi del Roccolo di Italo.

L’operazione, per cui la Regione Lombardia ha messo a disposizione 150mila euro, prevede non solo il rimboschimento delle aree, ma anche il rinforzo dei versanti con opere di ingegneria naturalistica, tramite paravalanghe e palificazioni: l’obiettivo è rendere più sicura la strada e le abitazioni sottostanti che, senza queste protezioni, sono più soggette ai rischi di valanghe e frane.

Nel corso di questi tre anni, due ditte boschive hanno provveduto a ripulire l’area, rimuovendo gli alberi schiantati e tagliando quegli alberi rimasti in piedi ma in difficoltà. La Val Palot è anche minacciata dal bostrico: per scongiurare gli effetti causati dal pericoloso insetto, la Comunità Montana ha stanziato 350mila euro per lavori di rimozione delle piante e di pulizia del sottobosco.

[Foto da Giornale di Brescia]

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