Sonico, Ono San Pietro e Cerveno saranno i Comuni protagonisti del progetto di sperimentazione di nuovi sistemi di monitoraggio di dissesti idrogeologici. Merito dell’accordo stipulato tra il Consiglio nazionale delle ricerche di Torino con le Università di Brescia e Bologna ed i tre Comuni, che porteranno avanti uno studio con un milione e 285 mila euro, finanziati in gran parte dalla Regione.
Il piano prevede attività di progettazione, analisi ed informatizzazione dei dati, ma anche l’acquisto di strumenti ed attrezzature per il monitoraggio delle frane e la realizzazione di modellistica. Il sistema servirà così a monitorare meglio le aste del torrente Val Rabbia, a Sonico, e del Blè tra Ono San Pietro e Cerveno, aggiornando i sistemi attualmente in uso.
In Val Rabbia, ad esempio, ad oggi è utilizzato un sistema che tramite delle sirene in paese avverte della piena, che causa lo strappo di alcune funi posate in quota, un sistema che però a volta entra in funzione anche quando il pericolo non è imminente. La collaborazione con il Cnr permetterà di avere dati più precisi sulle condizioni idrogeologiche e morfologiche delle aste fluviali alpine. Il sistema sperimentato in Vallecamonica potrà poi essere utilizzato su tutti i bacini idrografici regionali.