Ancora una giornata in cui il numero di guariti è superiore al numero di nuovi casi. Sia giovedì che venerdì, guardando ai dati diffusi da Ats della Montagna, è emersa questa particolarità, che con tutta probabilità è frutto di un progressivo raddrizzamento della curva dei contagi, che si era impennata a fine ottobre – inizio novembre, come nel resto della Lombardia. Dunque 31 nuovi casi di Covid in Vallecamonica e 39 guariti registrati venerdì. In provincia si sono registrati altri 7 decessi, di cui nemmeno uno in Valle ma due sul Sebino bresciano: una 72enne di Provaglio d’Iseo e una 85enne di Marone.

Una giornata, quella di ieri, in cui in Lombardia sono stati effettuati 40.931 tamponi in tutta la regione, con 5.389 positivi e un’incidenza pari al 13,1%. Intanto ci si prepara a diventare zona arancione, un passaggio che ci colloca ancora tra le aree a rischio, ma con un livello attenuato rispetto alle aree di scenario 3, quello che contempla una situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo. Il nuovo scenario sarà in vigore da domenica 29 novembre.

Soddisfazione dal governatore Fontana che però ha subito intimato: “Non bisogna abbassare la guardia: non è iniziata la stagione del ‘liberi tutti’“.

“Bisogna assolutamente tenere conto che siamo ancora in una situazione in cui il virus c’è ed è ancora pericoloso. Dobbiamo ribadire, sottolineare e insistere – ha rimarcato il presidente – perché quei comportamenti attenti, rispettosi delle regole, del distanziamento, dell’uso della mascherina, del lavaggio delle mani devono essere ancora mantenuti”.

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