In Vallecamonica il piano per il rilancio della cultura dopo la pandemia non può non tenere conto del patrimonio rupestre di cui la Valle dei Segni dispone. Un patrimonio -entrato a far parte dell’Unesco e nella World Heritage List nel 1979, prima volta per l’Italia- che si estende lungo tutto il territorio ed i numerosi parchi presenti che, fino ad oggi, hanno faticato a fare rete, anche a causa dei numerosi enti coinvolti nella loro gestione.

Le cose, però, stanno cambiando: lo dimostra la presentazione del primo Vallecamonica Pass Incisioni, ovvero un biglietto unico che, al costo di undici euro, permetterà di visitare sei parchi archeologici camuni con validità fino al 31 dicembre 2021.

E' tutto vero. E' arrivato il biglietto unico per i Parchi d'Arte Rupestre della Valle Camonica! 🎉Trovate tutte le…

Posted by Infopoint Capodiponte on Wednesday, May 5, 2021

Le intenzioni sono state chiarite durante la presentazione dell’iniziativa da tutti gli attori coinvolti, a cominciare da Emanuela Daffra, direttore regionale Musei Lombardia:

“Un biglietto congiunto è importante dal punto di vista culturale, perché fa passare il messaggio che ‘un parco da solo non basta, una roccia non parla da sola’, serve un percorso. Rende un servizio significativo ai visitatori anche in termini economici e di informazione. Permette inoltre di sperimentare una collaborazione effettiva ed allena al lavoro comune, mettendo in atto una politica degli obiettivi piccoli ma concreti. Infine, è una prova in vista del traguardo di Brescia e Bergamo Capitali della cultura 2023, in cui la Vallecamonica con il suo patrimonio dovrà giocare un ruolo straordinario. Per questo, è cruciale partire con azioni comuni”.

Un’azione, quella dell’istituzione del Pass, che coinvolgerà come detto sei parchi ed alcuni Comuni: Capo di Ponte (dove si potranno visitare il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina -con all’interno la raccolta museale “Battista Maffessoli”- ed il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica), Ceto, Cimbergo e Paspardo (con la Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri ed il Museo didattico della Riserva) e Darfo Boario Terme (che ospita il Parco Archeologico Comunale di Luine).

Il biglietto unico -acquistabile dall’8 maggio sui siti dei singoli parchi o su www.musement.com- permetterà una visita per sito: resta comunque la necessità di prenotazione nei fine settimana e le possibilità di accedere gratuitamente ai minorenni, agli studenti universitari, ai diversamente abili e loro accompagnatori ed alle guide turistiche.

“Deve essere un trampolino di rilancio per l’arte rupestre”, ha aggiunto Andrea Ghetti, sindaco di Capo di Ponte, sul cui territorio si trova la maggior parte dei parchi protagonisti del progetto. Per il primo cittadino l’importanza del biglietto unico la si misura sia per quanto riguarda il turismo scolastico, rimasto inevitabilmente fermo in questi mesi, che su quello più generale ed esteso a tutti.

Tanto semplice come idea quanto complessa da realizzare: l’iter per giungere alla presentazione del Pass è iniziato nel 2019, con la sottoscrizione di un accordo di valorizzazione tra Regione Lombardia, Direzione regionale Musei Lombardia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e Comunità Montana di Valle Camonica in quanto ente gestore del Gruppo Istituzionale di Coordinamento dei vari enti territoriali che gestiscono il sito Unesco.

Sergio Bonomelli, presidente del G.I.C., ha sottolineato non solo i numerosi progetti messi in atto in questi anni per la valorizzazione dei parchi archeologici camuni (tra tutti, “A ciascuno il suo passo”, per renderli fruibili anche ai diversamente abili), ma ha anche anticipato che il prossimo obiettivo sarà migliorare il “sistema di mobilità ed intermobilità integrata che mette in rete ferrovia, ciclovia e cammini per raggiungere i parchi in modo sostenibile”.

Stefano Bruno Galli, assessore regionale all’Autonomia ed alla Cultura, non ha dubbi: “Affrontare la riapertura attraverso queste forme di collaborazione è la strada giusta per affrontare il futuro. I lockdown hanno innescato delle derive disgregative a livello sociale: solo facendo leva sui luoghi della cultura si può ricostruire il senso dello stare insieme. I parchi fruibili all’aria aperta, tra l’altro, sono più sicuri dal punto di vista di riparo dal contagio. La riapertura ora passa dai Siti Unesco, dai parchi archeologici, dai siti palafitticoli, dagli ecomusei e dai percorsi di cammino lento: saranno le modalità di fruizione immediata dopo un lungo periodo di isolamento. Inaugurare oggi il biglietto unico è un risultato davvero straordinario, oltre ad essere l’applicazione virtuosa di un modello che stiamo progressivamente esportando anche alle altre realtà della Lombardia”.

Obiettivo rilancio del turismo, ma non solo: il Pass vuole scardinare un luogo comune per cui tutti i parchi siano uguali. “C’è l’idea che ‘visto un parco, visti tutti'”, ha detto Attilio Cristini, assessore alla Cultura della Comunità Montana, “ma in realtà c’è un unico parco, il grande Parco della Vallecamonica”.

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