Nei giorni scorsi sono pervenute ad Anas e al commissario straordinario Eutimio Mucilli i pareri di competenza per la conferenza dei servizi decisoria semplificata per la variante della statale 42 di Edolo, conclusasi con l’invio dei documenti da parte degli enti coinvolti.

L’opera, il cui costo stimato è di oltre 120 milioni di euro, si compone di una carreggiata unica a doppio senso di marcia per una lunghezza di circa 2 chilometri, di cui un chilometro e 800 metri in galleria, e consentirà di evitare l’attraversamento del centro abitato di Edolo. I lavori dovrebbero durare 36 mesi e terminare entro il 2025.

“Un’opera che porterà al nostro paese evidenti benefici, a partire dal minor impatto dell’inquinamento sulla salute di abitanti e turisti, con conseguenze positive per l’economia e per l’attrattività del paese” ha affermato il sindaco di Edolo Luca Masneri, aggiungendo: “Abbiamo lavorato con impegno per migliorare il progetto originario nell’interesse dei concittadini che vivono nei pressi della nuova infrastruttura”.

Si prevede che almeno 200 persone per tre anni di cantiere lavoreranno alla realizzazione dell’opera, portando un incremento annuo di 66mila presenze in paese, con un beneficio economico di circa 3milioni di euro l’anno. Fatta tale stima il primo cittadino precisa: “Nutriamo il massimo rispetto per i sentimenti di paura o diffidenza da parte di chi teme di essere danneggiato dalla variante, tuttavia sono certo che questo cambio di prospettiva renderà Edolo un posto più vivibile e attraente, con conseguenti benefici per tutti”.

L’Amministrazione di Edolo alla conferenza dei servizi si è detta contraria alla previsione di attraversamento della galleria austroungarica in centro al paese di 38.733 mezzi pesanti (questo il calcolo impressionante) da e per il cantiere nord. Un transito che causerebbe l’intasamento della viabilità con le conseguenti difficoltà per chi vive e lavora nei paraggi. Per questo da Edolo è stato suggerito ad Anas l’utilizzo di un’area nelle vicinanze dell’imbocco a monte che fungerà da deposito temporaneo del materiale cavato, da trasferire poi sui terreni adibiti a depositi definitivi, transitando a quel punto dalla nuova galleria.

Masneri ha avanzato perplessità e presentato una soluzione anche in merito al piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo. Il Comune di Edolo, di concerto con dei privati, ha proposto un progetto per un nuovo sito di contenimento da predisporre vicino al cantiere, che porterebbe vantaggi all’ambiente oltre che all’economia: stando al progetto dovrebbero essere trasportate a Capo di Ponte, Darfo e Capriolo.

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