Ricettazione in concorso di utensili: è questo il reato contestato dal Gip del Tribunale di Brescia ad una coppia di romeni composta da un uomo di 33 anni e da una donna di 32 anni residenti a Pian Camuno. I due sono finiti nel mirino dei carabinieri di Artogne nell’aprile di un anno fa.
Ai tempi i militari si erano insospettiti per una serie di post pubblicati sui social network in cui i due vendevano utensili elettrici professionali, solitamente utilizzati nei cantieri edili. Individuata la loro abitazione, era stato perquisito il garage, dove sono stati rinvenuti numerosi prodotti come trapani, livelle laser, smerigliatrici ed avvitatori dentro alcune valigie, per un valore totale di circa centomila euro.
Le indagini successive hanno permesso di accertare che gli utensili provenivano da una serie di furti effettuati in tutto il Nord Italia e che quel garage serviva da “covo” prima di poter vendere la refurtiva agli ignari acquirenti.
Si è giunti così all’arresto ed è stata nuovamente perquisita l’abitazione dei due, dentro cui sono state trovate oltre settanta confezioni di spazzolini elettrici e circa 5mila euro in contanti, ritenuti di provenienza illecita. Gran parte della refurtiva, dopo essere stata catalogata, è stata restituita ai legittimi proprietari. Il 33enne è stato portato in carcere a Brescia, la 32enne è invece ai domiciliari.