“Vuoi che nel territorio naturale del Comune di Vezza d’Oglio sia realizzata una passerella pedonale sospesa in funi d’acciaio del tipo ‘Ponte Tibetano’?”: è questa la domanda rivolta oggi ai residenti di Vezza d’Oglio, chiamati a votare dalle ore 07:00 alle 22:00 nelle due sezioni allestite in Municipio per il referendum sulla possibilità di realizzare la passerella finita negli ultimi mesi al centro di un acceso dibattito in paese.

La “Passerella delle Aquile”, così chiamata dall’Amministrazione Comunale, attualmente è ferma allo studio di fattibilità, ma fu già inserita nel 2019 nel programma elettorale del futuro sindaco Diego Occhi: il progetto, dal costo di due milioni di euro, prevede un manufatto lungo 465 metri, posto a 1.360 metri di quota, dalla santella di Gusà nella frazione Tù alla località Glant nella frazione di Grano. Il referendum è stato indetto dopo che il comitato “Vezza Sostenibile”, contrario al ponte, ha raccolto e depositato in Comune oltre trecento firme, riuscendo così ad ottenere la consultazione.

Da una parte, dunque, c’è il fronte del “sì”, ovvero di coloro che vedono nel ponte tibetano un’importante opportunità per lo sviluppo turistico di Vezza d’Oglio; dall’altra il fronte del “no”, e dunque di chi sostiene che la passerella non farà altro che danneggiare il paesaggio ed andare contro alle proposte di sostenibilità ambientale e territoriale che invece potrebbero essere portate avanti con i soldi del progetto stesso.

Comunque la si pensi, la vera incognita di questa giornata resta il quorum; affinché il referendum si possa considerare valido devono infatti votare il 50% più uno degli aventi diritto al voto, numero non così scontato da raggiungere nel primo fine settimana estivo.

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