Poco prima di Ferragosto, a Vezza d’Oglio, si erano verificati alcuni episodi di gastroenterite e di mal di pancia tra i turisti presenti nella località dell’Alta Valle e tra alcuni residenti: il Comune aveva provveduto ad emanare un’ordinanza di divieto di potabilità dell’acqua e del suo utilizzo a fini alimentari previa bollitura.
Una vicenda che, tramite le analisi dell’Ats della Montagna, si era scoperto essere stata provocata dalla “tolleranza” dell’acqua: in particolare, alcuni microorganismi di origine animale avrebbero contaminato l’acquedotto pubblico, portando ai malori e convincendo il Comune anche a chiudere le fontane pubbliche.
Quell’ordinanza, ora è stata parzialmente revocata: il Municipio comunica infatti che dalle analisi dei campionamenti effettuati il 1° settembre scorso, l’acqua può tornare ad essere potabile nel centro abitato di Vezza d’Oglio e nelle frazioni di Tu e Grano.
L’acqua resta però non conforme ai parametri richiesti nella frazione Davena, nel Villaggio turistico e nella zona artigianale ed industriale, motivo per cui in queste aree il divieto di potabilità resta in vigore. A Berzo Inferiore, invece, resta ancora in vigore in tutto il paese il divieto di bere l’acqua dopo le analisi comunicate al Comune ad inizio della settimana scorsa.