Inizialmente si sono presentati come agenti di polizia e al 24enne che si sono trovati davanti hanno detto di posare il telefono. Il ragazzo, nipote del patron della Gefran di Provaglio d’Iseo, Ennio Franceschetti, ha creduto alla loro versione, vendendoli in mimetica blu, passamontagna militare semicalato sul volto e radiolina, come degli agenti impegnati in una missione. Ma i quattro altro non erano che una banda di rapinatori, che hanno scavalcato la recinzione della villa di Iseo martedì attorno alle 18:30, attraversato il giardino approfittando del buio, e sono entrati dalla porta di sotto, che non era chiusa a chiave.

Il giovane, il nonno Ennio, 80 anni, e la badante straniera, sono stati minacciati: i quattro hanno lasciato intendere di avere delle pistole, senza mai mostrarle. I proprietari, seppur terrorizzati, hanno collaborato, consegnando 1.400 euro in contanti e sei orologi, tra i quali alcuni Rolex. Il valore della refurtiva sfiorerebbe il valore di 20 mila euro. Solo quando i quattro si sono allontanati nonno e nipote hanno potuto chiamare le forze dell’ordine.

A casa Franceschetti sono arrivati i carabinieri della stazione di Iseo e una pattuglia dei colleghi del nucleo Radiomobile e investigativo della compagnia di Chiari. La dinamica dell’assalto è stata ricostruita ascoltando i proprietari e i carabinieri hanno acquisito i filmati girati dagli impianti di videosorveglianza puntati nella zona e all’ingresso del paese per cercare di scoprire con quale auto i banditi hanno raggiunto la villa di Iseo e poi si sono dati alla fuga. Si cercano eventuali collegamenti con un episodio avvenuto nei giorni scorsi ad Adro quando tre persone spacciandosi per agenti di polizia avevano tentato di entrare nella casa di un anziano. Negli ultimi mesi i saccheggi in abitazione hanno subito una crescita esponenziale.

Share This