Dopo la scomparsa di Dino Marino Tognali, avvenuta nel dicembre di tre anni fa, a prendere in gestione il Museo etnografico di Vione ‘’l Zuf’ è stato un gruppo di suoi ex allievi che trent’anni fa lo aiutarono a trovare il materiale e ad allestire le prime due sale espositive.

Il gruppo ha così provveduto a sistemare le dieci stanze di cui si compone la realtà museale dell’alta Valle: ogni locale è a tema, ovvero grazie ai pezzi esposti racconta i mestieri del passato (come il mugnaio il, calzolaio, il contadino) e ricostruisce gli ambienti del vecchio caseificio, della cucina rurale col forno del pane, un’aula scolastica, una piccola chiesa e persino una stanza da letto d’epoca.

Nella serata di sabato 22 luglio, il Museo, visitabile in estate tutti i giorni dalle ore 17:00 alle 19:00, sarà una tappa della classica ‘Sagra dei calsù’, una passeggiata gastronomica nel centro storico del paese abbinata a una serie di spettacoli. Una decina di donne sono al lavoro da giorni per confezionare a mano, uno dopo l’altro, più di 11 mila ravioloni ripieni, che saranno consumati dai partecipanti nel piazzale antistante la struttura museale ospitata nella ex scuola elementare.

[Via Bresciaoggi]

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