E’ salito in modo preoccupante rispetto al passato il numero di vittime di incidenti stradali in Provincia di Brescia.
Se due anni fa i morti sulle strade erano stati 63 (numero comunque tristemente alto), nel 2018 sono saliti a 85. Nel 2019, non ancora concluso, il bilancio provvisorio parla già di 69 vittime: l’ultima, Silvano Bologna, 70 anni, è stato travolto nei giorni scorsi a Nuvolento mentre, in bici con il nipote, stava rientrando a casa.
Un aumento che Roberto Merli, presidente dell’associazione Condividere la strada della vita, intervistato dal Giornale di Brescia associa alla distrazione di chi si mette alla guida: velocità elevata e telefonini contribuiscono in modo notevole ad aumentare il rischio incidenti.
Per questo, la prevenzione è necessaria, sia con campagne pubbliche che entrando nelle scuole ed insegnando ai giovani come comportarsi in auto. Merli è duro anche verso le istituzioni: “La loro è un’assenza colpevole”, ha detto, “di chi non considera il problema come dovrebbe. Il rinvio dello studio dell’Educazione Civica nelle scuole ne è un esempio lampante”.
Delle vittime di quest’anno, 57 sono uomini e 12 donne; il giorno in cui si verifica il maggior numero di incidenti è il sabato, la fascia oraria quella notturna. Il mese con più sinistri nel 2019 è stato luglio.