All’indomani dell’inasprimento delle misure anti-covid in provincia di Brescia e in alcuni paesi della provincia di Bergamo intervengono con una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Brescia e di Vallecamonica-Sebino, in cui si legge una sola e urgente richiesta: servono permessi e congedi indennizzati.

La situazione per i genitori lavoratori dipendenti che si sono trovati da un giorno all’altro con le scuole chiuse e gli impegni lavorativi da gestire è paradossale. E lo era già per coloro che si trovavano con un figlio in quarantena: tale misura, prevista dal decreto Cura Italia, era in vigore soltanto fino al 31 dicembre 2020.

“Avevamo già segnalato la necessità di ripristinare misure che consentissero ai genitori dipendenti di assistere i propri bambini in quarantena scolastica” scrivono infatti i sindacati nella nota congiunta. “Questa richiesta diventa ora una vera e propria urgenza per chi si trova in zona arancione rinforzata o in zona rossa”. Colmare al più presto questa lacuna, ribadiscono i sindacati, oltre a permettere ai genitori di seguire adeguatamente i figli nella didattica a distanza o nella quarantena, è urgente anche per un motivo non secondario: lasciare che i nonni rimangano distanti dai nipotini e non corrano rischio di contagio.

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