In alcuni Comuni della Vallecamonica, soprattutto quelli a maggiore vocazione turistica, le seconde case non mancano. Sono immobili che, però, sono di fatto utilizzati per brevi periodi all’anno, rimanendo poi sfitti e senza finalità. Perché, allora, non impiegare queste seconde case creando un circolo di rigenerazione territoriale che porti a loro nuovo valore ed ai Comuni nuove ricettività?

E’ quello che si sono chiesti in Trentino, dove da qualche tempo è stato avviato il progetto “Ospitar”, già giunto nella Bergamasca ed ora pronto a sbarcare in Vallecamonica. Per ora, sono due i Comuni che stanno muovendo i primi passi in questa direzione: Borno e Darfo Boario Terme, che hanno aderito all’iniziativa promossa da Community Building Solutions, società benefit trentina.

L’idea è quella di dare nuovo valore alle seconde case, che potrebbero diventare protagoniste di un “turismo di esperienza” sempre più ricercato: a beneficiarne sarebbero, ovviamente, i proprietari, ma anche i Comuni stessi.

Due le fasi del progetto: la prima serve ad individuare le seconde case e ad invitarne i proprietari ad aderire (invito che può essere esteso anche a chi volesse mettere a disposizione uno spazio della propria prima casa); la seconda invece, consiste nel sopralluogo degli immobili e nella valutazione di una loro stima di massima nel caso si decidesse di proseguire. Chi vorrà procedere, poi, sarà accompagnato dal Comune nel percorso di messa online della casa e di ristrutturazione ed allestimento della stessa, in modo da renderla a portata di turista.

L’indotto che il progetto potrebbe produrre, stando alle stime di precedenti esperienze, è di cinque euro ogni euro investito; da tenere in considerazione anche il coinvolgimento di artigiani, imprese e cooperative locali per i lavori di riqualificazione e pulizie, oltre che al beneficio che potrebbero trarne le attività commerciali nella maggiore presenza di turisti.

Un progetto che, dicono dal Comune di Darfo (dove la presentazione di una prima analisi del territorio sarà effettuata probabilmente in autunno) “permette di riqualificare e ristrutturare gli immobili a vantaggio dell’intera comunità”.

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