È bastato un colpo esploso da una distanza di circa 400 metri a cambiare la vita a Giacomo Gazzoli: un proiettile, mentre era al volante della sua auto su via Schivardi a Corteno Golgi, ha perforato la portiera e il sedile andando a conficcarsi nel midollo spinale. Era l’11 novembre del 2018 e da quel giorno il 75enne di Braone, costretto sulla sedia a rotelle dopo una lunga degenza in ospedale, chiede giustizia.

Ecco che finalmente il prossimo 14 marzo il 31enne di Corteno Golgi che secondo le indagini ha premuto il grilletto sarà a processo. Lo ha stabilito ieri il Giudice dell’udienza preliminare sulla base della richiesta formulata dal sostituto procuratore Claudia Moregola.

Secondo gli inquirenti il 31enne camuno si era appostato su un dosso della frazione Lombro di Corteno con una carabina di precisione e le relative munizioni per sparare ai cartelli stradali. Lesioni gravi e porto in luogo pubblico di un’arma da fuoco i reati contestati all’uomo dal pubblico ministero.

Lo stesso tipo di cartuccia che ha raggiunto accidentalmente l’auto di Gazzoli è stata rinvenuta a casa dell’indagato e le intercettazioni telefoniche e ambientali rilevate sarebbero inequivocabili. I periti hanno inoltre stabilito che i frammenti di colore rosso individuati sulla portiera dell’auto di Gazzoli e il materiale presente sulle punte delle cartucce in sequestro sono compatibili e sovrapponibili.

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