Gli episodi risalgono agli anni tra il 2011 e il 2013, ma la sentenza è giunta solo nei giorni scorsi, quando i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Brescia hanno condannato a nove anni un uomo di 65 anni, originario dell’Emilia Romagna ma residente in un Comune del lago d’Iseo, per aver abusato della figlia minorenne dell’allora compagna.

Ai tempi degli episodi, la giovane aveva tra i sette e i nove anni: l’uomo era riuscito a convincerla a non farne parola con nessuno, cosa che la ragazzina fece, salvo però sfogare tutto il suo dolore sul proprio diario segreto.

E proprio da quelle pagine la madre della ragazza, dopo aver chiuso la relazione con l’uomo per motivi che nulla hanno a che fare con le vicende del processo, ha scoperto tutto. Da lì, era scattata la denuncia ai carabinieri: oltre ai due episodi descritti sul diario, nel 2022 in aula la ragazza (nel frattempo diventata maggiorenne) ne ha raccontati altri tre.

Al momento della sentenza, lei in aula non c’era: a chiamarla per dirgliela sono stati i genitori. Il 65enne, oltre al carcere, è stato anche condannato al risarcimento di 30mila euro alla giovane ed è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e dai luoghi frequentati ai minori.

Share This