Sta scontando ai domiciliari una condanna per stalking ma è andato al bar. Un 30enne della Vallecamonica è evaso dagli arresti domiciliari nel pomeriggio di sabato scorso, alla vigilia di Pasqua. Mentre ordinava una birra, è stato egli stesso a chiamare i carabinieri che, una volta raggiunto il locale, l’hanno dovuto arrestare e condurre in carcere.

Passato il ponte pasquale, martedì mattina è stato portato dalla polizia penitenziaria in tribunale per la direttissima e si è presentato di fronte al giudice, assistito dall’avvocato Francesco Pistoia. Ha spiegato che la sua è stata una forma di protesta: da tempo avrebbe chiesto il permesso di poter uscire di casa, e quindi dagli arresti domiciliari, per lavorare. Cosa che non gli è mai stata concessa.

Nella direttissima però la decisione dei giudici è stata quella di farlo tornare a casa, per proseguire gli arresti domiciliari. Il posto di lavoro sarebbe già garantito da un’azienda. Ma il tribunale di sorveglianza sta valutando anche altri aspetti e si pronuncerà il 17 aprile.

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