Si chiama “Agricoltura etica nella Valle dei Segni” la nuova società consortile che, dopo essere stata annunciata un anno fa, è stata costituita nei giorni scorsi a Pontedilegno. Un progetto ambizioso che vede come capofila la Sit, affiancata dal Consorzio della Castagna, Agricola Adamello, Consorzio Due Parchi e Caseificio Brè.

Il progetto -che non potrà fare affidamento sui fondi dell’Accordo di rilancio economico sociale e territoriale, ma punterà sui bandi pubblici- avrà il suo quartiere generale in Val Sozzine, dove sarà realizzata la sede, una struttura elegante e moderna che servirà anche da vetrina per la vendita dei prodotti realizzati.

Se in un primo momento, infatti, la società aveva in mente la realizzazione di un caseificio didattico, dopo il no all’adesione da parte di Cissva si è deciso di farlo diventare a tutti gli effetti il polo produttivo di prodotti caseari da mettere in vendita, abbattendo la filiera agricola e portando il risultato finale dal produttore al consumatore, senza intermediari.

L’impegno è a mettere tutto in cantiere entro la fine dell’anno, ma soprattutto garantire una remunerazione del latte al pari di quanto avviene in Trentino, Valtellina e Val di Scalve, ovvero il 30% in più di quanto percepiscono i soci Cissva. Il progetto prevede anche la realizzazione di una fattoria, sempre in Alta Valle, in modo da coniugare agricoltura e turismo.

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