“Documentare e salvare il patrimonio diffuso del nostro territorio fatto di una miriade di piccole cappelle, sacelli, santelle, dipinti murali che rischiano di andare perduti per sempre” è “una assoluta urgenza, una priorità”.

Queste le parole di Attilio Cristini, Presidente del Distretto Culturale di Vallecamonica ed Assessore alla Cultura in Comunità Montana, che nelle ore scorse ha lanciato un appello affinché tutti i Comuni della Valle si impegnino a segnalare e documentare questo patrimonio, costituito da centinaia di manufatti –almeno ottocento ad una prima stima– dispersi nei paesi, nelle campagne e sui monti.

L’ente comprensoriale ha avviato un progetto per individuare, documentare e schedare questo patrimonio, che fino agli anni Settanta è stato conservato grazie alle necessità legate alla vita contadina ed alla sua funzione simbolica e religiosa, ma che oggi è nel degrado.

Per avviare questa operazione, Francesco Inversini, ricercatore, percorrerà il territorio documentando la presenza delle santelle e degli affreschi, in particolare da Braone e Cerveno, fino a Corteno Golgi e Pontedilegno (una sua pubblicazione ha invece già censito il patrimonio della Bassa Valle). Per supportare il suo lavoro, è stata chiesta la collaborazione ai Comuni ed ai volontari dell’Ana di Vallecamonica.

Pietro Castelnovi, architetto ed ingegnere, si occuperà invece dell’analisi: per ogni manufatto censito predisporrà una scheda tecnica di pronto intervento, con l’ausilio di un gruppo di giovani incaricati e di un Comitato Scientifico.

Effettuata la ricognizione, sarà quindi possibile programmare già dalla prossima estate i primi interventi di sistemazione. Ovviamente, si chiede anche la partecipazione dei residenti: per segnalare la presenza di santelle, cappelle ed affreschi murali si può scrivere a uff.culturaturismo@cmvallecamonica.bs.it oppure chiamare lo 0364 32 40 23 (Federica Apostoli).

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