Il 1° giugno è ufficialmente cominciata la stagione dei rifugi. Non tutti sono però ancora aperti: se alle quote più basse i primi escursionisti sono già accolti dalle strutture che hanno aperto in Vallecamonica e in tutta la provincia di Brescia (circa una cinquantina), in alta montagna si dovrà aspettare ancora un po’, per via dell’abbondante neve caduta in primavera e che ha fatto capolino alle quote più alte anche nelle ore scorse.

In vista però dei mesi estivi, Assorifugi Lombardia ha messo a punto una serie di iniziative, avvalendosi della collaborazione, sul nostro territorio, della Comunità Montana e del Parco dell’Adamello. Torna, ad esempio, il GiraRifugi, che permette di raccogliere timbri a seconda delle strutture visitate e aderenti all’iniziativa e, a fine stagione, consegnata la tessera (che si può trovare nei rifugi stessi), vincere dei premi.

Dopo il successo dell’anno scorso, inoltre, torna Rifugi in rosa, iniziativa rivolta alle donne che vivono e lavorano in quota, con appuntamenti legati alle escursioni, all’intrattenimento, alla buona cucina ed all’arte, ma sempre con uno sguardo alla sensibilizzazione sulla prevenzione, grazie alla collaborazione con l’Asst della Vallecamonica e dell’Andos camuno-sebina.

Altro appuntamento immancabile nell’estate dei rifugi è Sapori di Vallecamonica, rassegna organizzata dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter e dal Consorzio Vini Igt e giunta alla sesta edizione, con l’obiettivo di far conoscere e gustare i sapori dei prodotti locali.

Per i rifugisti, c’è anche la possibilità di mettersi alla prova con il concorso “A tavola in rifugio nella Valle dei Segni”, indetto dalla rivista Vini & Cucina Bresciana: le ricette dei gestori prima saranno votate dai giudici della rivista e poi da tutti tramite i social network.

Al centro di tutte queste iniziative, c’è l’amore e il rispetto per la montagna e per chi ci vive: “Il rifugista”, ricorda Gino Baccanelli, presidente di Assorifugi Lombardia, “è una presenza, un punto di riferimento fondamentale per chi va in montagna e cerca indicazioni e informazioni in tempo reale; assume anche un ruolo determinante, insieme a chi sta in alpeggio, per mantenere le vallate vive e in ordine e costituisce un legame importante con il territorio”.

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