Nelle poche ore di tregua concesse dal maltempo, pronto a tornare ad interessare la Vallecamonica già da lunedì sera, si cerca di fare il punto della situazione soprattutto in alta quota dove la neve, un po’ inaspettata in questa quantità ha scombussolato i piani dei comprensori.
La zona più colpita è quella di Pontedilegno-Tonale, dove la Statale 42 è stata nuovamente chiusa nel tratto che va dalla casa cantoniera fino a Vermiglio. Problemi anche per la cabinovia, fuori uso a causa di un albero che si è abbattuto sulla fune.
A Campolaro di Bienno, invece, una valanga nel tardo pomeriggio di domenica si è fermata a 200 metri da un’abitazione. Proprio tra Bazena e Gaver, invece, oggi è arrivata la Daisybell, lo strumento grazie a cui la Provincia vuole effettuare una valanga controllata con lo scopo di evitare slavine improvvise. Un primo tentativo in mattinata, però, è andato a vuoto. Sul fronte strade, invece, il Broletto tiene chiuso il tratto di ex Statale 345 da Campolaro a Bazena e quello della ex Statale 669 in località Gaver.
120 i centimetri caduti al ghiacciaio Presena, ancora chiuso agli sciatori: l’apertura è prevista, salvo ulteriori peggioramenti del tempo, mercoledì. la pista Valena, che avrebbe dovuto aprire sabato, è stata aperta lunedì mattina, mentre al Tonale si contano 80 centimetri di neve caduta.
Altrettanti ne sono caduti al Plan di Montecampione, 30 al Secondino, a quota 1.400: qui si sta lavorando per sistemare il fondo, ma i cannoni sparaneve non possono ancora rendere al meglio.
Manto bianco anche a Borno, dove sono scesi 50 centimetri di neve. Il maltempo ha causato anche l’apertura di una voragine e la caduta di un masso nella cosiddetta “strada del vino” che da Angone di Darfo porta all’Annunciata e che, per questo, è stata chiusa.
[Foto da Giornale di Brescia]
