Anche la Vallecamonica vuole celebrare il “Dantedì”, che cade ogni 25 marzo e che corrisponde alla giornata che il Ministero dei Beni Culturali ha istituito nel 2020 per celebrare la figura e le opere di Dante Alighieri. Una data che non ricorda la nascita del sommo poeta, bensì quella che per gli studiosi rappresenta l’inizio del viaggio nella Divina Commedia.

E Brescia e Bergamo, quest’anno Capitali della Cultura, hanno colto al volo l’occasione per proporre delle iniziative dedicate a Dante in corso già dai giorni scorsi. Il 18 marzo, ad esempio, nelle due città ed a Breno (al Liceo Golgi) si è tenuto un certamen dantesco, con la richiesta dell’analisi testuale di versi della Divina Commedia legati ai temi dell’esilio.

Sempre Breno è protagonista anche di una mostra di illustrazioni della Commedia di Amos Nattini, visitabili al CaMus fino al 27 marzo, negli orari di apertura del Museo. Un’edizione, quella dell’artista, di grande formato, che risale ai primi del Novecento e nata in ambiente dannunziano. La mostra, realizzata in collaborazione con lo stesso CaMus e Volfango Mabesolani, l’antiquario che la possiede, è già stata allestita a Bergamo e prossimamente lo sarà a Lovere.

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