È stata disposta dalla Procura di Sondrio la perizia psichiatrica su Antonio Monticelli, il 60enne originario di Verona figlio di Anna Maria Squarza, la donna di 91 anni il cui corpo senza vita ed in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto dai carabinieri venerdì 12 aprile nell’appartamento di Aprica in cui si era trasferita con il marito dallo scoppio della pandemia da Covid-19.

Ad avvertire i militari furono alcuni vicini di casa: una volta entrati, trovarono non solo il corpo dell’anziana, ma anche il marito Giorgio steso nel letto in gravi condizioni, accanto alla moglie deceduta da alcune settimane e portato in ospedale, dove si trova ricoverato ed a cui è stata amputata la gamba destra, che si era incancrenita.

Il figlio Antonio, intanto, è stato accusato di abbandono d’incapaci ed occultamento di cadavere. L’autopsia sul corpo della donna ha stabilito che la sua morte non è stata violenta, ma causata probabilmente da un prolungato tempo di abbandono. Ovviamente l’evolversi della vicenda dovrà tenere conto anche delle condizioni del marito della donna, oltre che del risultato della perizia psichiatrica sul figlio.

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