Il mistero sul ritrovamento del corpo fatto a pezzi e messo dentro quattro sacchi abbandonati sulla Strada Provinciale 5 a Paline di Borno, al confine tra la Vallecamonica e la Val di Scalve, resta ancora tale. I passi avanti compiuti dalle indagini riguardano le prime analisi effettuati dal medico legale incaricato dal Pm, che ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, distruzione ed occultamento di cadavere: le impronte digitali non erano schedate, cosa che complica il lavoro degli inquirenti.

Non solo: stando ad una prima osservazione del corpo, non apparterrebbe neanche a Souad Alloumi, la 29enne di origine marocchina scomparsa da Brescia nel 2018 e per il cui omicidio il marito è stato condannato all’ergastolo.

Al vaglio anche le riprese della telecamera di videosorveglianza posta a Dosso di Azzone, a due chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento, e di quelle nell’abitato di Borno: i carabinieri cercano qualche auto che possa non essere intestata ai residenti.

Nella mattinata di mercoledì, a Borno sono giunti anche i droni, che hanno perlustrato il dirupo in cui sono stati gettati i sacchi, per valutare l’eventuale presenza di ulteriori elementi. Il caso, intanto, inizia ad assumere rilevanza nazionale: il programma Chi l’ha visto? di Raitre ha annunciato che se ne occuperà nella puntata di questo mercoledì.

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