Una sconfitta che non ci voleva: nell’anticipo di questo sabato, giocato in casa al Tassara, il Breno non riesce a portarsi a casa i tre punti che avrebbero potuto farlo sentire più vicino ai play-off, ma perde all’ultimo minuto con la Real Calepina, anch’essa in cerca di punti preziosi, ma per sfuggire dai play-out.

Così, dopo un primo tempo che ha visto i camuni in vantaggio fin dall’ottavo minuto grazie ad un mancino di Ndiour, la ripresa è cominciata con il pareggio a firma di Ndiaye. Sembrava dovesse finire così, quando durante i minuti finali di recupero Pozzoni ha segnato la rete che ha portato gli avversari alla vittoria.

L’intervista a Mario Tacchinardi di Cesare Casalini

I granata scendono così in decima posizione, fermi a 49 punti. Come detto, le motivazioni da parte delle due squadre erano differenti, e questo lo sa bene Mario Tacchinardi, allenatore del Breno, intervistato dal nostro Cesare Casalini.

“La partita è stata giocata, siamo stati bravi soprattutto nella prima metà del primo tempo”, dice l’allenatore, “poi ci siamo abbassati un po’ troppo, ma senza subire. Nel secondo tempo siamo invece partiti male, abbiamo sbagliato tanti appoggi. Dopo il gol del pareggio abbiamo cominciato a giocare con qualità, ma è mancata la determinazione. Perdere al 92esimo fa male, ma non è sfortuna: la Real Calepina aveva bisogno di punti, ci ha creduto fino all’ultimo. Ci sono state motivazioni diverse da parte delle due squadre”.

Tacchinardi ammette che “tutto sommato la prestazione non è stata delle migliori, ma neanche la peggiore. Bisogna sempre onorare il campionato e la maglia che si indossa, indipendentemente dagli obiettivi”. Mercoledì prossimo si torna in campo, in trasferta contro il Sona: “Bisogna andarci facendo una buona partita, cercando di mettere in difficoltà una squadra che bisogno di punti. Non sarà facile, ma bisogna prendersi la responsabilità di fare parte di una società che vuole che le cose siano fatte bene fino all’ultimo. Abbiamo ancora quattro partite, il mio obiettivo è cercare di vincerle tutte, ma non sono io a scendere in campo”.

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