Lunedì si è tenuto il primo Consiglio Provinciale operativo sotto la guida del neo presidente, il camuno Emanuele Moraschini. C’era attesa per lo scioglimento del nodo relativo alle deleghe, ma nulla è stato risolto, confermando il tira e molla in corso da tempo tra centrodestra e centrosinistra.

Altro tema discusso durante la seduta, durata poco più di mezz’ora, l’esame del Bilancio di previsione 2023/2025, dal valore di quasi 386 milioni di euro e su cui pesa un taglio di 22 milioni di euro, conseguenza dell’aumento dei costi che l’Ente deve sostenere, anche e soprattutto a livello di spesa di energia elettrica e di teleriscaldamento dei propri uffici, passata da cinque ad otto milioni di euro.

Il Bilancio dei prossimi tre anni divide poi le proprie spese tra scuola, a cui va la fetta più grande (il 41,5%) i trasporti e diritto alla mobilità (32,9%) e lo sviluppo sostenibile (11%). Meno dell’1% del bilancio va invece al lavoro, al soccorso civile ed alla famiglia. Presentato anche il Documento unico di programmazione, in cui trovano spazio 270 milioni di euro per le opere pubbliche nel prossimo triennio e 64 nuove assunzioni per l’anno in corso.

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