Il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli dopo sei intensi anni ha salutato Brescia e la provincia. Al suo posto è attesa la nuova dirigente dell’Ust, Filomena Bianco, che oggi ricopre l’incarico a Cremona e a Mantova, dove è – e resterà – reggente. Bonelli invece andrà a guidare l’Ust di Como e l’Ufficio V dell’Usr, l’organismo regionale da cui dipendono quelli dei territori.

Bonelli, senza dimenticare le difficoltà nella gestione delle restrizioni imposte alle scuole durante la pandemia, che hanno mobilitato l’Ust nel disporre la Dad, le chiusure delle scuole, le quarantene e i distanziamenti, ha ricordato come in sei anni la scuola bresciana, che già aveva trovato in buona salute al suo insediamento, abbia fatto passi avanti nella digitalizzazione, nella concezione della proposta educativa e nella riorganizzazione della rete scolastica, anche per via del calo demografico.

I progetti bresciani avranno ancora l’appoggio di Bonelli, incaricato nell’Ufficio di supporto alle autonomie e di promozione delle buone pratiche. Egli stesso ha detto di non voler tagliare i ponti, perché “tante attività bresciane meritano il livello regionale”.

“Bonelli ha gestito una provincia complessa con le sue criticità, dimostrando lungimiranza perché ha saputo guardare non solo al fatto numerico. Saper mediare in un ambiente complicato è una dote d’eccezione”, ha detto il consigliere delegato all’Istruzione Filippo Ferrari che ha salutato ufficialmente il dirigente ringraziandolo con una targa, che gli ha consegnato insieme al presidente della Provincia Emanuele Moraschini.

Brescia, nonostante le sue dimensioni, seconda in Lombardia solo al capoluogo regionale, e nonostante sia sede di Tar e Corte d’appello, è poco considerata a livello scolastico, in terza fascia. Lo stesso Bonelli ha fatto notare che sia assurdo che una regione come la Lombardia non possa avere un dirigente per provincia. Un problema sul quale è intervenuta l’assessore regionale all’istruzione, Simona Tironi, che ha espresso al Ministero dell’istruzione e del merito la necessità di dotare tutte le realtà provinciali di un dirigente titolare. Nel frattempo si attende la nuova figura dirigenziale, che dovrebbe prendere servizio in aprile.

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