A due mesi dall’elezione di Emanuele Moraschini, la Provincia di Brescia non ha ancora una Giunta definita e dei consiglieri certi. L’accordo politico bipartisan che ha portato all’elezione del sindaco di Esine alla guida del Broletto prevedeva la distribuzione di una delega a ciascuno dei 16 consiglieri provinciali (8 di centrodestra e 8 di centrosinistra). E nel consiglio d’insediamento lo stesso Moraschini aveva parlato di 7-10 giorni per le deleghe.

Ora è arrivato proprio dal presidente l’ultimatum, perché la ricerca dell’intesa per definire le nomine assegnate ai consiglieri sta diventato troppo lunga: “Sono stato eletto il 29 gennaio grazie al senso di responsabilità che le segreterie di partito hanno dimostrato per garantire alla Provincia una guida stabile e concreta. Nonostante la buona volontà, a oggi non è ancora stato individuato un assetto condiviso. La Provincia è operativa, ma manca quell’elemento di condivisione e confronto che solo il lavoro dei consiglieri può dare”.

Il presidente Moraschini lancia un appello ai partiti perché risolvano al più presto questa situazione per non perdere l’occasione di governare al meglio un Ente, quello bresciano, che conta 2000 Km di strade, 59 istituti scolastici, con annessi 141 edifici e 2050 aule, un Ente che è punto di riferimento per 205 Comuni e che deve continuare a garantire i servizi essenziali: “Se entro il 31 marzo non si arriverà a un accordo definitivo – conclude Moraschini – è mia intenzione assegnare le deleghe in autonomia. Credo che in questo caso spetti al Presidente dare risposte ai cittadini. Mi sono definito il presidente del fare perché credo che sia questo il compito di ogni amministratore, costruire il bene per la collettività. Ho un’idea precisa di Provincia e, se non si troverà quanto prima un accordo, proporrò una mia soluzione”.

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