Con una sentenza del Tar di Brescia giunta nella giornata di venerdì, la Lega per l’abolizione della caccia si è vista accogliere la domanda cautelare presentata in estate contro una delibera del Comune di Bienno. Al centro della contesa l’area montana di Campolaro, protagonista nel gennaio di cinque anni fa di un incendio che devastò buona parte del territorio.

Il commissario prefettizio, in carica a Bienno dall’autunno 2021 alla primavera scorsa, aveva istituito un catasto incendi, seguendo le norme indicate dalla legge 353 del 2000 che prevede l’istituzione di un catasto, appunto, per i terreni bruciati. Secondo la legge, inoltre, nelle aree interessate dai roghi vige il divieto di caccia e pascoli per dieci anni e di raccolta dei prodotti per tre.

Da qui, la necessità da parte dei Comuni di censire le aree andate in fiamme negli ultimi cinque anni. Una volta entrata in carica, però, l’Amministrazione Comunale guidata da Ottavio Bettoni ha approvato in Consiglio una delibera per l’annullamento in autotutela della delibera del commissario prefettizio. La Lac ha impugnato la decisione al Tar, vedendosi appunto accolta la richiesta: in Campolaro, quindi, non si potrà cacciare almeno fino al prossimo 3 maggio, data della prossima pronuncia.

Secondo il Tar non ci sarebbero le ragioni d’interesse pubblico che giustificano la revoca dell’atto del commissario, considerato anche che l’area si trova nel Parco Adamello, nella Rete natura 2.000 e nella Zona Speciale di Conservazione Pascoli di Crocedomini.

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