Sono ore di tensione e di dubbi, quelle che si stanno vivendo in via Solferino, sede del Brescia Calcio, che a breve dovrebbe esonerare Pippo Inzaghi a meno di un anno dal suo arrivo tra le Rondinelle. Un tentativo che Massimo Cellino, presidente del Brescia, aveva già portato avanti a febbraio, ma invano, con Inzaghi forte di una clausola anti-esonero che vieterebbe alla società di allontanarlo se la squadra si trova tra le prime otto in classifica (ora è quinta).

Il Brescia, però, questa volta sarebbe deciso a proseguire nonostante questa clausola, lasciando ad Inzaghi la possibilità di agire per vie legali se lo ritenesse necessario. Al suo posto, Cellino ha chiamato Eugenio Corini, artefice della promozione dei biancoazzurri in serie A nel 2019 ed ora al Lecce.

Il tecnico originario di Bagnolo Mella avrebbe già trovato l’accordo sia con il Brescia che con la società giallorossa: a lui Cellino offrirebbe un contratto di un anno, oltre ai rimanenti mesi di questa stagione, con possibilità di rinnovo per un altro anno in caso di promozione.

Tutto, per ora, resta in stand-by, in attesa di una conferma che sembra essere destinata a giungere nelle prossime ore. A conferma che la situazione è complessa, l’annullamento dell’allenamento della squadra previsto per oggi pomeriggio a Torbole Casaglia, a cui avrebbe dovuto prendere parte Inzaghi che, invece, è in attesa di comunicazioni ufficiali, così come Corini, che sta seguendo l’evolversi della situazione dalla sua casa di Verona.

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