Un fine settimana funestato dal maltempo, quello scelto dal Gruppo Aragosta per le sue due iniziative benefiche di corsa e a piedi. Nonostante ciò il bilancio di CaPaSkale e Run Aragosta, svoltesi a Capo di Ponte sabato 26 e domenica 27 agosto, è positivo. Lo confermano i numeri e lo evidenziano i sorrisi degli organizzatori.

Iniziando dalla gara di sabato, una vertical sul Bial do le scale che da Capo di Ponte conduce – in 4,7 km e con una pendenza media del 21% – a Paspardo, i numerosi iscritti hanno sfidato il temporale che li ha colti lungo il percorso. La corsa in montagna faceva parte del circuito Valle dei Segni Mountain Cup.

Ancora una volta sono stati gli atleti dell’Us Malonno, Damiano Pedretti (28:51 100), Luca Malagrida (00:30:58 90) e Marco Malgarida (00:31:25 85) ad occupare il podio maschile. In campo femminile ha trionfato Moira Guerini, anche lei dell’Us Malonno (38:11 100), seguita da Stefania Cotti Cottini di AAF Legnami Pellegrinelli (00:39:49 90) e Tiziana Bianchini di ABF G.S.O. Darfo (00:41:28 85). Sono stati premiati i primi tre uomini assoluti e le prime tre donne assolute oltre ai primi tre uomini e donne delle diverse categorie.

Il giorno seguente, domenica, le previsioni non erano migliori, ma alla partenza della Run Aragosta si sono presentati in 1.274 persone, anche se le iscrizioni raccolte erano state 1600 circa: in tanti hanno rinunciato all’ultimo momento, spaventati dal meteo. Nessuno si è perso d’animo e l’obiettivo dell’associazione è stato raggiunto: grazie alle donazioni ad offerta libera il Gruppo Aragosta capitanato da Federico Polonioli avrà la possibilità di assegnare ancora consistenti contributi ai reparti di Pediatria ed all’Hospice dell’ospedale di Esine e, per la prima volta, anche alla Rsa Fondazione Fratelli Bona di Capo di Ponte.

Gli itinerari sulla distanza di 6 o 12 chilometri hanno consentito di attraversare la natura e siti storici ed archeologici di Capo di Ponte: dal Parco Nazionale di Naquane alla Pieve di San Siro, passando per i Massi di Cemmo. Prima della partenza non è mancato il ricordo di Elena Fanchini, la campionessa di sci che è stata madrina in passato della Run Aragosta. Un successo che si è ripetuto anche per il 2023, grazie all’operosità di ben 160 volontari di 32 associazioni che hanno aiutato sul percorso, nell’allestimento, nella gestione dello stand e nella preparazione del cibo.

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