La tensione in Consiglio comunale a Capo di Ponte è arrivata al culmine. Lo certificano, nero su bianco, i punti fatti mettere all’ordine del giorno dai due gruppi di minoranza, Insieme si può, referente Viviana Apolone, e Cambiamo insieme, con unico esponente Massimo Padovan, per il Consiglio comunale di sabato mattina.

Una vera e propria escalation, fino ad arrivare al punto finale, il numero 9, ovvero la richiesta di dimissioni del sindaco Andrea Ghetti per “mancata trasparenza dell’azione amministrativa, inadempimento agli obblighi istituzionali, omissione atti d’ufficio”.

Prima di arrivare a questo però bisognerà discutere della gestione del Parco Tematico perchè, come si legge nel punto all’Odg, ci sarebbe “manifesta incapacità dei funzionari dell’Unione dei Comuni Civiltà delle Pietre (della quale Capo di Ponte fa parte) ad adempiere al mandato”. L’opposizione vuole individuare “professionisti capaci e indipendenti, alternativi agli attuali”.

Queste frasi, insieme a quelle che si leggono poco più avanti, al punto 8, in cui si fa nome e cognome di un architetto a cui si affidano il Comune capontino, ma anche l’Unione dei Comuni – scrivendo che “opera in conflitto di interessi e viola gli obblighi di trasparenza” – ha fatto sbottare Presidente, membri della Giunta e funzionari dell’Unione stessa: venerdì, attraverso un comunicato, sono stati respinti ogni illazione e tentativo di diffamazione nei confronti degli stessi, dei dipendenti e dei collaboratori esterni agli uffici. Ritenendo “gravi ed assolutamente gratuite le affermazioni contenute”, l’Unione si riserva di procedere per vie legali, “al fine di tutelare l’immagine e la credibilità dell’Ente”. Insomma, un’ulteriore querelle che non coinvolge soltanto la giunta di Ghetti. La presidente dell’Unione, sindaca di Cerveno, Marzia Romano ha dichiarato di voler presenziare alla seduta di sabato.

Tra i punti ci sono anche: l’uscita dal Consorzio forestale, la discussione sul polo d’attrazione internazionale della Fondazione Valle dei Segni, la revoca della convenzione con l’Agenzia turistico culturale comunale, la discussione sull’ipotesi di un Ato camuno dopo il rinvio della sentenza della Corte Costituzionale, le tempistiche relative al termine dei lavori alla scuola elementare.

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